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mercoledì, agosto 31, 2005

Un filo sottile collega Ouagadougou a Milano:Rasmane Tiendrebeogo: « Tiga au bout du fil »


Per la sua 14° edizione, il festival del Cinema Africano cambia nome e diventa Festival del Cinema Africano, Asia e America latina. Inoltre viene introdotto il concorso “finestre sul mondo”, una selezione di lungometraggi in competizione provenienti dai tre continenti. Arriva dal Burkina Faso la pellicola d’animazione che ha conquistato il pubblico. In 10 minuti Tiendrebeogo proietta lo spettatore in un quartiere chic di Ouagadougou, dove “un gardien”, trova il telefonino cellulare che il suo padrone dimentica partendo per un viaggio. Tiga non può fare a meno di utilizzare l’apparecchio, si pavoneggia davanti alle ragazze e racconta a tutti di essere stato promosso. La notizia si diffonde e cominciano ad arrivare richieste di ogni genere ed a qualunque ora. Tiga è nei guai e capisce gli svantaggi sociali della telefonia mobile. Il realizzatore del corto metraggio di animazione indaga sull’impatto della globalizzazione forzata nell’immaginario di un guardiano che lavora per un bianco in possesso di ciò che la tecnologia offre. Tiga vede nel suo padrone un uomo che possiede tutto e può far tutto. Cosi, vive la sua esistenza proiettata in un mondo che ha poco da vedere con il suo. Rasmane Tiendrebeogo invita ad un’introspezione, ad avere un dialogo con se stessi, in quanto esseri umani. La sottigliezza proposta dalla sua opera consiste nella presa di coscienza di se, differenziando il rapporto che ognuno può avere con se stesso in relazione alle proprie origini, il contesto in cui si vive e soprattutto con gli altri attori sulla scena.

Marie Reine Toe.

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